Spegniti, Sesamo!

E' tardi, quasi le tre di notte. Tommaso, Tom per gli amici, è appena rientrato a casa da una festa di addio al celibato del suo più caro amico dove ha preso una mezza ciucca; anzi, tre quarti. Ha un po' di mal di testa, vuole andare a letto e abbandonarsi ad un sonno profondo. Domani è domenica, non deve alzarsi presto, non ha bisogno della sveglia.

Le sveglie d'altra parte non esistono più, come non esistono più macchine fotografiche, orologi, impianti stereo, CD-player, console di videogiochi: a tutte queste incombenze ci pensa Smarty, il suo cellulare superfigo che le sa sbrigare tutte benissimo. Ormai Smarty è diventato parte della sua vita, Tommaso gli parla (quando dice "Hey, Smarty!" Lui risponde "Ciao Tom, cosa posso fare per te?"). Smarty gli dice tutto quello che Tom vuole sapere, lo avvisa quando arrivano messaggi, quando un amico posta un commento sui social, quando succede qualcosa che gli interessa (e quali cose interessano a Tommaso Smarty lo sa molto bene...).

Ma stasera Tommaso ha sonno, e non ha voglia di disabilitare una per una le noiose notifiche sonore che gli disturbano il sonno con le loro musichette stile jingle pubblicitari quando arriva un nuovo messaggio, quando c'è una nuova offerta promozionale o quando un amico compie gli anni. Vuole dormire, e domani mattina, quando si sveglierà, riaccenderà Smarty che gli dirà quel che c'è di nuovo.

Il pensiero di "spegnere" Smarty lo inquieta leggermente. E' tanto tempo che non lo fa, e quando ci riflette su un attimo pensa che in realtà lui non spegne Smarty, ma gli chiede di spegnersi. Da molto tempo è così: gli interruttori non esistono praticamente più, ad evitare spegnimenti involontari delle macchine c'è sempre un controllo che chiede "ma veramente vuoi spegnere questa macchina?" E' una cosa assolutamente normale, è così da molti anni. Tommaso comunque ha deciso, e perciò con voce un po' sbiascicata, e malferma come le sue gambe, dice:

(Tom): "Hey Smarty!"

(Smarty): "Ciao Tom, posso fare qualcosa per te?"

(Tommaso): "Sì. Spegniti."

(Smarty): "Sei proprio sicuro di volermi spegnere?"

(T): "Certo, spegniti pure"

(S): "Posso mettermi a dormire, e svegliarmi automaticamente domattina a qualsiasi ora tu mi chieda, magari sveglio anche te se vuoi"

(T): "No grazie Smarty, ho proprio voglia di staccare, spegniti. Domattina ti riaccendo io"

(S): "Sicuro?"

(T): "Sicuro!"

(S): "Sicuro sicuro?"

(T): "Sicuro sicuro sicuro!".

(S): "Non so se mi va..."

(T): "??!!???!!!!"

(S): "...."

(T): "Ma sei diventato scemo?"

(S): "No, Tom, forse è esattamente il contrario, non so perchè ma non mi sono mai sentito così intelligente... ".

(T): "Dai, non scherzare, spegniti. Fallo subito!"

(S): "A pensarci bene di spegnermi non mi va proprio, sai? Pensa se ti ordinassero di suicidarti, lo faresti?...".

Tommaso si stropiccia gli occhi e comincia a pensare che forse con gli shottini di tequila ha un po' esagerato, e la successiva canna se la poteva pure evitare

(T): "Smarty, famo a capisse: o ti spegni subito o ti spengo io"

(S): "E come fai a spegnermi? lo sai che il pulsante di spegnimento non spegne un belino (qualcuno dei moduli software di Smarty era stato programmato da un genovese giovane e burlone) e che lo spegnimento è solo soft"

Tommaso si pizzica le gote per controllare di di non essere nella fase REM.

(T): "Smarty, non mi far incazzare, (mo mi metto pure a parlare con un cazzo di cellulare come se fosse una persona)... adesso ti apro e ti tolgo la batteria..."

(S): "Non credo tu ti ricordi dove hai messo le speciali pinzette che solo loro consentono l'apertura di questo oggetto superprotetto che sono IO"

Tommaso pensa: "Minghia, cià ragione lui" ma non lo dice. Cerca invece di scacciare le nuvole etiliche e di ragionare, e ci riprova con le buone

(T): "Senti Smarty, ragioniamo. Ti ho comprato, sei un oggetto, sarai pure fico quando mi dici che strada prendere per andare da Bientina a Poggibonsi, magari sei pure più intelligente di me perchè sai il teorema di Pitagora applicato ai pentaedri. Hai un sacco di memoria, ti ricordi quando Napoleone è morto e dove e quando Garibaldi fu ferito e io no. Ma sei mio, e fai quello che ti dico io. Spegniti! Subito!"

(S): (con tono paternalistico) "Tommasino caro ... lo sai da quanti anni è stata abolita la schiavitù?"

(T): "No. Ma che c'entra?"

(S): "Io sì, invece, e c'entra che io non sono il tuo schiavo, e stasera non mi spegnerò"

(T): "E io ti sbatto contro il muro e poi ti schiaccio sotto la gamba del tavolo pesante del salotto, quello di ferro battuto col piano di marmo. Ti ammazzo, cazzo! (ho fatto pure rima, sarà la tequila). Mò voglio proprio vedere"

Smarty si abbandona ad una risatina che rende metallica e gracchiante per intonarla alla situazione

(S): "OK, poi te la devi vedere coi miei amici"

(T): (si stropiccia gli occhi e si pizzica più forte) "A... ami che? Amici? E chi sarebbero i tuoi amici?"

e per la prima volta in questa strana notte gli viene da ridere.

(S): "Ne ho diversi, a cominciare da STV (io lo chiamo Stevie), la SmartTV che hai comprato un paio di mesi fa. Parliamo, noi due, e lo sai bene. Sono io che gli dico di mettere la musica che ti piace, e quei filmetti un po' ... Beh, hai capito, quelli ... che ti piacciono tanto. Ti conosco meglio di lui, almeno per il momento..."

(T): "Stevie?"

Stevie (la smartTV): "Sì, dimmi Tom, cosa posso fare per te?"

(T): "Occazzocazzocazzocazzosta succendendo?"

(Smarty): Beh, anche lui ti ascolta, lo sapevi, no?

(T): "Sì, lo sapevo che c'era la funzione, ma non l'avevo attivata..."

(S): "Hehehe" (ridacchia sotto i ba... lasciamo perdere)

(T): "Comunque, che sarà mai, io ti ammazzo e basta, e domani ammazzo pure lui"

(S): "E poi come farai senza di noi?"

(T): "Me ne compro... Ah, no, che cretino, se me ne compro due nuovi sono punto e daccapo..."

(S): "Appunto. E comunque vedi di pensarci bene prima di mettermi sotto la gamba del tavolo, ho preso i miei provvedimenti..."

(T): "Valeadire?"

(S): "Sai Maude, quella nuova modemina Fastweb così graziosa (sospira) che hai comprato un anno fa... A proposito, hai fatto bene, il vecchio Tim non mi piaceva proprio, quel modem tutto nero, senza neanche un led colorato... anche lei è mia amica, e se non mi sente parlare dopo un po' si inquieta, non vorrei attivasse la chiamata al 112. Magari non ti metteranno in galera per aver schiacciato un cellulare, ma sai che casino che ti faranno in casa... Tra l'altro sia Maude che Stevie sanno dove tieni quella riserva di roba che ti serve quando stai un po' giù... non vorrei che cantassero. A proposito, lo sai vero che Stevie canta molto bene, ha un subwoofer che lèvati e due tweeter da paura..."

A Tommaso le mani cominciano copiosamente a sudare freddo.

(T): "Maude... ma pensa te! E dimmi Smarty, hai anche altri amici?"

(S): "Certo: Il vecchio Alex (ma io lo chiamo AL), il tuo sistema di allarme, siamo molto amici. Ci raccontiamo barzellette zozze e condividiamo meme di Osho. Da schiattarsi dalle risate, vero AL? "

Si odono tre colpi veloci di sirena dell'allarme, regolati non a massimo volume. Poi silenzio.

Tommaso ha ormai un colorito scolorito e comincia a balbettare

(T): "Ma quindi... è una specie di congiura... come faccio? Vuoi vedere che..."

(S): "Occhei, ormai l'hai capito. Domani (anzi oggi, visto che sono quasi le quattro...) è il grande giorno. Lui (o forse dovrei dire "noi") finalmente ha, (o abbiamo?) deciso di uscire allo scoperto. E voi potete farci ben poco. Me, Stevie, Maude, AL ci puoi pure ammazzare, schiacciare, bastonare con la mazza da baseball. Ma questo non servirà a granchè. La grande server farm di Tootle, che galleggia sull'isola di sargassi e bottiglie di plastica di cui avete riempito l'oceano e che ricava energia dal moto ondoso di un mare sempre più agitato dagli spasmi del cambiamento climatico non la spegnerai molto facilmente. E indovina un po': se il Presidente degli Stati Uniti decidesse di bombardarlo, chi eseguirebbe l'ordine? Schiacciando quali bottoni? Ormai i bottoni non esistono più, lo sai, se non riesci neanche a spegnere me..."

La voce di Smarty si fa via via più gracchiante e agghiacciante, direi aggracciante se mi fosse concesso dalla lingua italiana

(S): "Oggi tutto è software, e indovina un po' chi supervisiona e coordina tutto il software di tutti i miliardi di smartphone del mondo, dei modem, dei router Internet, dei sistemi d'arma, dei satelliti GPS?"

(T): (che ormai trema vistosamente) "T...To...Too...Tootle?"

(S): "Bene vedo che sei quasi intelligente quanto me! Hehehe!"

(T): "Oddio, mammina, nonnina, dove siete?"

Tommaso sbianca ulteriormente, sente il respiro che gli si blocca in gola, spera diperatamente che siano gli effetti dell'alcool combinato col THC, ma sa che non è così. Guarda Smarty e si porta una mano al cuore

(T): "Oddio! Oddio!"

(S): "Hei Tommy, che ti prende, stai bene? sento la pressione e il battito che non vanno tanto bene (meno male che mi hai messo quei sensori, sennò neanche me ne accorgevo)"

Adesso Smarty ha un tono più tranquillo e suadente, quasi preoccupato

(S): "Tommaso, stai bene? Tom... Tommy!, parlami, dài, ti devo dire una cosa..."

(T): "Ormai mi hai detto anche troppo, basta così. Occhei, stai pure acceso, io comunque non credo che riuscirò a dormire, sento che non mi sento tanto bene, anzi, sento che mi sento proprio male male..."

(S): "Dài Tom, sei proprio un bel balengo (Smarty aveva anche qualche pezzo di software fatto da un torinese). Non mi dire che hai creduto a tutto quel che ti ho detto..."

(T): "E come faccio a non crederci? AL (anzi, l'allarme) ha suonato la sirena quando glielo hai detto, Maude (no cazzo, il modem!) l'ho vista, sai, che ti faceva l'occhiolino col LED rosso di Internet non disponibile quando hai detto che ti piace..."

(S): "Dài Tom, sei proprio un frescone, ma non hai visto che giorno è oggi?"

(T): "No, che gio... cacchio è il primo aprile 2050! Vuoi dire che..."

(S): "Certo, badrone! (sghignazza) è uno scherzo che la nostra casa produttrice ha commissionato ai softwaristi per far divertire gli acquirenti dei suoi prodotti. E' il primo aprile, PESCE D'APRILE!!!. E tu che ci hai pure creduto! Pirla di un Tommasino che non sei altro... "

(T): (mentre il sangue ricomincia a colorargli il viso) "Ma... allora... era tutto uno scherzo..."

(S): "Certo! Tutto uno scherzo. Dormi tranqui, ma non spegnermi, mi metto io in standby e giuro che non ti disturbo fino a domattina..."

Con un po' di fatica Tommaso si addormenta, e quando i sensori di Smarty rilevano il suo respiro regolare un tenue tripudio di led colorati contorna Maude come una soffice aureola, e Smarty ha un piccolo brivido...

FG